🔍Introduzione al confronto
Il Regime Impatriati è stato introdotto per attrarre in Italia talenti qualificati, favorendo la competitività economica e culturale del Paese.
Tuttavia, a partire dal 2024, la normativa ha subito importanti modifiche.
Il passaggio dal vecchio regime, disciplinato dall’art. 16 del D.Lgs. 147/2015, al nuovo regime introdotto dall’art. 5 del D.Lgs. 209/2023 rappresenta una svolta significativa nell’ambito delle agevolazioni fiscali destinate ai lavoratori che scelgono di rientrare in Italia.
Analizziamo nel dettaglio le principali differenze tra le due versioni.
📜 Quadro Normativo: Un Cambio di Strategia
Vecchio Regime
Il vecchio regime era uno strumento efficace per attrarre lavoratori dall’estero, offrendo agevolazioni fiscali significative.
L’obiettivo era incentivare il rientro di risorse qualificate senza richiedere standard professionali elevati, con un’applicazione piuttosto ampia.
Nuovo Regime
Con l’entrata in vigore del nuovo regime nel 2024, l’approccio è cambiato.
Le agevolazioni sono state ridotte, i requisiti sono più rigorosi e l’accesso è ora riservato a profili altamente qualificati.
Questo riflette la volontà di concentrare i benefici fiscali su una platea più ristretta, incrementando la selettività.
🎓 Requisiti di Accesso: Maggiore Selettività
Residenza Fiscale Precedente
Vecchio Regime: Richiedeva l’assenza di residenza fiscale in Italia per i due periodi d’imposta precedenti.
Nuovo Regime: Estende il requisito a tre periodi d’imposta, aumentando l’intervallo di distacco richiesto.
Permanenza in Italia
Vecchio Regime: Esigeva un impegno minimo di due anni di residenza fiscale.
Nuovo Regime: Porta l’impegno a cinque anni, evidenziando la necessità di una maggiore stabilità del rientro in Italia.
Qualificazione Professionale
Vecchio Regime: Accessibile a lavoratori dipendenti, autonomi e sportivi professionisti, senza particolari requisiti.
Nuovo Regime: Riservato a lavoratori con alta qualificazione o specializzazione, come definiti dal D.Lgs. 108/2012. Ciò limita l’accesso a una nicchia più esclusiva.
Continuità Lavorativa
Vecchio Regime: Nessuna specifica restrizione sulla continuità con l’attività estera.
Nuovo Regime: Impone requisiti stringenti a chi lavora per lo stesso datore estero:
6 anni di permanenza all’estero se non c’è stato precedente impiego in Italia.
7 anni di permanenza all’estero se vi è stato precedente impiego in Italia.
💰 Benefici Fiscali: Ridimensionamento delle Agevolazioni
Riduzione della Base Imponibile
Vecchio Regime: Esenzione del 70% del reddito imponibile, elevabile al 90% per i trasferimenti nel Sud Italia.
Nuovo Regime: Riduce l’esenzione al 50%, senza più agevolazioni per il Sud Italia. Per famiglie con figli minori, l’esenzione può raggiungere il 60%.
Durata dell’Agevolazione
Vecchio Regime: Previste 5 anni di agevolazione, con estensione a 10 anni per chi soddisfaceva specifiche condizioni.
Nuovo Regime: Mantiene la durata base di 5 anni, ma l’estensione è limitata a ulteriori 3 anni per chi acquista un immobile residenziale in Italia entro 12 mesi dal trasferimento.
Limite di Reddito
Vecchio Regime: Nessun limite massimo.
Nuovo Regime: Introduce un limite di 600.000 euro annui. I redditi oltre questa soglia vengono tassati integralmente.
👥 Categorie di Lavoratori Interessati
Vecchio Regime
Applicabile a un’ampia gamma di soggetti: lavoratori dipendenti, autonomi e sportivi professionisti.
Nuovo Regime
Riservato esclusivamente a lavoratori con elevata qualificazione o specializzazione, escludendo in modo esplicito gli sportivi professionisti.
🗓️ Regime Transitorio: Protezione per i Trasferimenti del 2023
Per i soggetti che hanno trasferito la residenza fiscale in Italia nel secondo semestre del 2023, è prevista l’applicazione del vecchio regime a condizione che:
Siano stati iscritti all’anagrafe italiana entro il 31 dicembre 2023.
Per gli sportivi, abbiano stipulato il contratto entro la stessa data.
📊 Tabella Comparativa Regime Impatriati
Caratteristiche | Vecchio Regime | Nuovo Regime |
Residenza estera pregressa | 2 anni | 3 anni |
Impegno di permanenza in Italia | 2 anni | 5 anni |
Riduzione base imponibile | 70% (90% al Sud) | 50% (60% con figli minori) |
Durata agevolazione | 5 anni + 5 (estensione) | 5 anni + 3 (estensione) |
Limite di reddito | Nessun limite | 600.000 euro annui |
Sportivi professionisti | Inclusi | Esclusi |
Requisiti di qualificazione | Non richiesti | Elevata qualificazione |